Qual è la periodicità delle verifiche degli impianti di messa a terra ai sensi del DPR 462/01?

La periodicità delle verifiche degli impianti di messa a terra dipende dal tipo d’impianto elettrico a servizio dell’attività lavorativa.

Le verifiche devono essere eseguite ogni due anni per tutte quelle tipologie di  impianti a MAggior Rischio in Caso d’Incendio (MA.R.C.I), nei cantieri edili, nei locali medici, e negli ambienti con pericolo d’esplosione.

Sono considerati locali medici tutti quei locali in cui si faccia uso di apparecchi elettromedicali.

In questi locali la periodicità è di due anni.

Un caso particolare dei locali medici sono i saloni estetici.

Tali attività, anche se non considerate mediche hanno periodicità biennale in quanto si fa uso di apparecchiature elettromedicali.

Per definire gli ambienti a MAggior Rischio in Caso d’Incendio bisogna far riferimento alla relazione tecnica allegata al progetto elettrico.

Oppure è il responsabile dell’attività stesso, che deve deciderlo in base ai rischi presenti all’interno della zona lavorativa.

Devono essere eseguite ogni 5 anni per gli ambienti ordinari.

DECORRENZA DELLA PERIODICITA’

La scadenza della periodicità della verifica della messa a terra, si calcola a partire dalla data presente sulla dichiarazione di conformità rilasciata sul nuovo impianto.

Anche se l’impianto viene messo in servizio molto tempo dopo il rilascio della dichiarazione di conformità, la data dalla quale si deve calcolare la periodicità rimane sempre quella presente sulla dichiarazione di conformità.

Questo significa che un impianto elettrico fatto nel 2012 e mai utilizzato fino al 2017 non deve essere verificato e denunciato fino alla sua messa in servizio, ma nel momento in cui viene messo in servizio deve essere verificato immediatamente (scaduti i 5 anni di periodicità) e denunciato all’Inail.